Le fattorie della bile
Circa 2.400 orsi, prevalentemente Orsi della Luna, ma anche del sole e bruni, sono rinchiusi nelle fattorie della bile in Vietnam. Gli orsi vengono "munti" regolarmente per la loro bile, utilizzata nelle varie preparazioni della medicina tradizionale.
Negli allevamenti, gli animali vengono imprigionati in fatiscenti gabbie metalliche per l’intero corso della loro vita, che può durare fino a 25 anni. Per estrarre la preziosa sostanza, gli orsi vengono sedati e con l’ausilio di una macchina a ultrasuoni viene individuata la cistifellea; il loro addome è poi ripetutamente perforato con aghi non sterili lunghi anche 10 centimetri. La bile viene infine estratta per agoaspirazione. La cistifellea degli orsi subisce danni irreparabili a causa dalle continue perforazioni, che avvengono ogni due settimane circa.
L’estrazione, che spesso determina pericolose fuoriuscite di fluido nel corpo, conduce a una morte lenta e dolorosa per peritonite. Le ferite generate dall’uso di aghi non sterili sono causa di ascessi deformanti; gli orsi, che non hanno alcuna possibilità di muoversi liberamente, sviluppano inoltre numerose patologie che compromettono gravemente articolazioni e muscoli.
Alle terribili condizioni fisiche vanno sommate le persistenti condizioni di stress, che pregiudicano la salute mentale di questi esemplari.
La bile è utilizzata nella medicina tradizionale da oltre 3.000 anni per la cura di numerosi disturbi, fra i quali patologie del fegato, febbre, mal di testa, infiammazioni agli occhi. Inutile dire che la bile di orso è inutile. Esistono infatti oltre 50 alternative erboristiche e sintetiche, ampiamente diffuse, ugualmente efficaci, facilmente reperibili ed economiche.
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Esemplare di Orso della Luna imprigionato per l'estrazione di bile |
Questa è un'altra delle vergogne umane che bisogna cancellare!
Vegana Verde Smeraldo
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